Health Technology Assessment della vaccinazione anti-rotavirus con il vaccino Rotarix

Anno: 2014 - Vol: 3 - Num. 7

Carlo Favaretti, Maria Luisa Di Pietro, Flavia Kheiraoui, Stefano Capri, Maria Lucia Specchia, Chiara Cadeddu, Emanuela Lovato, Francesco Di Nardo, Anna Maria Ferriero, Agostino Mancuso, Silvio Capizzi, Emanuele Amodio, Claudio Costantino, Manuela Cracchiolo, Valentina Sciuto, Francesco Vitale, Federico Marchetti, Rosaria Silvestri

ELEMENTI CHIAVE PER I DECISORI

  • L'infezione da Rotavirus (RV) è la causa principale di gastroenterite acuta nei neonati e nei lattanti: colpisce i bambini sotto i 5 anni di età con frequenza particolarmente elevata e i lattanti. Nei neonati l’infezione si associa a sintomi modesti se non addirittura assenti per la presenza di anticorpi materni, nei lattanti (in modo particolare tra i 3 e i 24 mesi) si possono manifestare febbre, vomito, diarrea persistente, raramente interessamento respiratorio, epatico, renale, linfonodale e neurologico. Tra le complicanze, la disidratazione e lo squilibrio idroelettrolitico non compensati in modo adeguato possono essere causa di conseguenze anche fatali. La diagnosi è prevalentemente clinica, mentre per la diagnosi eziologica si usano test immunoenzimatici o immunocromatografici.
  • Il Rotavirus è molto contagioso, si trasmette con grande facilità e può sopravvivere a lungo nell'ambiente; la sua trasmissione avviene soprattutto per via oro-fecale, ma anche per via respiratoria.
  • Il trattamento clinico non differisce dalla gestione di analoghe forme diarroiche a diversa eziologia e viene effettuato mediante reidratazione per via orale o con sondino naso-gastrico. Altre terapie efficaci, affiancate alla reidratazione, sono il trattamento con lo zinco e i probiotici.
  • Il profilo di morbosità e di mortalità da RV è differente a livello internazionale: infatti, laddove è possibile intervenire in modo repentino con il trattamento reidratante, l’incidenza dei decessi è molto contenuta.
  • In Europa, si stima che le gastroenteriti acute da RV siano responsabili ogni anno di 231 decessi, di oltre 87.000 ospedalizzazioni e quasi 700.000 visite mediche.
  • In Italia una stima del carico globale di malattia riporta che le gastroenteriti acute da Rotavirus colpiscono - ogni anno - più di 400.000 bambini al di sotto dei 5 anni, con 320.000 casi gestiti a domicilio, 10.000 ospedalizzazioni, 80.000 visite mediche e 11 decessi. Tuttavia questo dato si ritiene sia sottostimato a causa della mancanza di un sistema di sorveglianza nazionale e parzialmente ricostruibile alla luce di soli studi regionali o locali. Anche l’impatto delle infezioni nosocomiali da RV che complicano e prolungano il decorso ospedaliero di bambini ricoverati per altra patologia potrebbe essere meglio misurato da un appropriato sistema di sorveglianza.
  • Non essendo una patologia soggetta a obbligo di notifica e con diagnosi eziologica non necessaria, i valori di incidenza si riferiscono prevalentemente ai pazienti che giungono all’attenzione medica o all’ospedalizzazione.
  • L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha emanato nel 2009 una raccomandazione affinchè la vaccinazione anti-RV venga inclusa nei programmi vaccinali di tutti i Paesi.
  • I principali Paesi europei e per l’Italia la Regione Siciliana e alcune ASL (Lucca, Sanluri, Lanusei, Oristano) hanno già aderito implementando la vaccinazione, riscontrando una riduzione di casi e di conseguenti ricoveri ospedalieri.
  • Considerata l’efficacia clinica dei vaccini attualmente disponibili e la loro contenuta reattogenicità, l'adozione di una strategia di prevenzione potrebbe contribuire significativamente al contenimento dell'incidenza delle gastroenteriti da RV, permettendo quindi un risparmio di risorse economiche e sociali da parte sia del SSN che della popolazione generale.
  • Nel 2006, sono stati approvati dalla European Medicine Agency (EMA) due vaccini anti-Rotavirus: Rotarix® (vaccino monovalente, in due dosi orali) e RotaTeq® (vaccino tetravalente, in tre dosi orali). Entrambi possono essere somministrati ai neonati prematuri ciascun vaccino con la posologia autorizzata (2 o 3 dosi) e alla stessa età cronologica dei bambini nati a termine; sono pronti all’uso e pertanto non necessitano di ricostituzione o diluizione e devono essere somministrati oralmente senza mescolarli con nessun altro vaccino o soluzione.
  • Rotarix, è composto da un ceppo di rotavirus umano (RIX4414) vivo, attenuato prodotto su linee cellulari Vero con una carica virale non inferiore a 106,0 CCID50; è indicato per l’immunizzazione attiva dei lattanti a partire dalla sesta fino alla ventiquattresima settimana di età, L’efficacia clinica, soprattutto nella prevenzione degli episodi gravi o delle ospedalizzazioni, si è dimostrata elevata arrivando al 100%. Il profilo generale di sicurezza e tollerabilità del vaccino è risultato paragonabile a quello del placebo negli studi clinici. I dati post-marketing evidenziano un rischio attribuibile di invaginazione secondo l'OMS o fino a 6 /100.000 secondo l'RCP di Rotarix.
  • Per quanto riguarda la valutazione economica, la vaccinazione contro l’infezione da RV nel contesto italiano risulta essere cost-saving e dominante rispetto alla non-vaccinazione. Vaccinando una coorte di 531.372 bambini con Rotarix® sui 5 anni della simulazione considerata nel presente rapporto si guadagnano circa 643 QALYs nel confronto con la non vaccinazione e il risparmio in termini di costi totali è pari a €7.757.670. Vaccinando con Rotateq® si ha invece una riduzione dei costi per la coorte dei vaccinati pari a €2.882.415 e, rispetto a Rotarix®, un guadagno di QALYs pari a 499. Nell’analisi di impatto sul budget si ha un risparmio totale per il SSN nei cinque anni pari a €9. 921.961, ipotizzando una introduzione graduale con coperture crescenti dal primo al quinto anno fino al 75%.
  • La European Society for Paediatric Infectious Disease (ESPID) e la European Society for Paediatric Gastroenterology, Haepatology and Nutrition (ESPGHAN) raccomandano la vaccinazione a tutti i neonati sani in Europa (alto livello delle evidenze, beneficio netto, raccomandazione di grado 1A). In Italia la Commissione Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP)/Società Italiana di Pediatria (SIP) sottolineano la necessità di introdurre la vaccinazione e promuovere la sua offerta attiva nei tempi più brevi, compatibilmente con le altre priorità nelle strategie vaccinali sul territorio nazionale. Analoga posizione è stata presa dalla Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) che, in collaborazione con la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG) e con la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), ha inserito la vaccinazione in offerta attiva e gratuita nel recente aggiornamento del Calendario Vaccinale per la Vita.
  • Da un punto di vista organizzativo, i Sistemi Sanitari Regionali dovrebbero garantire standard di qualità omogenei del processo di vaccinazione. Sarebbe inoltre auspicabile il perseguimento di modelli organizzativi basati su logiche di rete e sulla definizione di standard e sistemi di misurazione e valutazione, in quanto presupposto basilare per il miglioramento continuo della qualità dei processi assistenziali e per il successo dei programmi vaccinali.
  • La somministrazione di Rotarix potrebbe avvenire contestualmente alla vaccinazione esavalente al terzo e al quinto mese d’età. Rispettando le indicazioni sui tempi di somministrazione, aggiungerebbe una serie di vantaggi di tipo logistico/economico, senza gravare ulteriormente sull’organizzazione dei servizi vaccinali.
  • Dalla valutazione etica emerge che Rotarix® risulta efficace in termini di protezione sia diretta sia indiretta (herd immunity) dall’infezione da Rotavirus; la problematica del consenso informato relativa alla somministrazione non solleva particolari questioni; l’implementazione del vaccino nei sistemi sanitari risponde ai criteri di un’equa allocazione delle risorse sanitarie. A fronte di quanto detto, va tenuta comunque in adeguata considerazione l’associazione tra vaccinazione anti-Rotavirus e casi di intussuscezione intestinale.