Boceprevir Health Technology Assessment Report

Anno: 2013 - Vol: 2 - Num. 5

Giuseppe La Torre, De Giusti Maria, Semyonov Leda, Unim Brigid, Guglielmo Giraldi, Rossella Melcarne, Alice Mannocci, Rosella Saulle, Vittoria Colamesta, Paolo Ursillo, Paolo Villari, Rossana Cecchi, Luca Miele, Marco Biolato

Elementi chiave per il processo decisionale - HTA Boceprevir

  • Le infezioni da virus dell’’epatite C (HCV) sono un serio problema di salute pubblica e la malattia epatica cronica secondaria da HCV è una delle cause principali per il trapianto di fegato.
  • Nel nostro Paese ogni anno 6400 persone muoiono per infezione da HCV (tasso di mortalità 4/1000).
  • In Italia, l’incidenza è diminuita dal 5 per 100.000 abitanti nel 1985 a 0.2 per 100.000 abitanti nel 2010.
  • La prevalenza di soggetti anti-HCV positivi è inferiore al 3% nei soggetti di età inferiore ai 50 anni e aumenta con il crescere dell’età, con punte di oltre il 40% tra gli ultrasessantenni in alcune aree.
  • Il trattamento della infezione da HCV è da sempre la ‘risposta virologica sostenuta’ (SVR), definita come l’assenza di RNA virale rilevabile nel siero dopo 24 settimane dalla fine della terapia.
  • L’impiego della duplice terapia con Interferone pegilato e Ribavirina ha garantito un incremento della percentuale dei pazienti con risposta virologica sostenuta. Tuttavia, nonostante la ottimizzazione delle terapie, i soggetti con genotipo 2/3 hanno una SVR nel 70-80% dei casi, mentre per i soggetti con HCV genotipo 1 la SVR è raggiungibile solo nel 40-50% dei casi.
  • Boceprevir (Victrelis), un inibitore delle proteasi, rappresenta un’innovazione nel panorama terapeutico dell’epatite cronica da HCV.
  • L’aggiunta di Boceprevir al trattamento con Interferone e ribavirina, che configura la cosiddetta triplice terapia per la cura di pazienti con Epatite cronica da HCV consente di arrivare alla risposta virologica sostenuta nel 66% (Trial SPRINT-2 e RESPOND-2) dei pazienti, con basse percentuali di recidiva.
  • L’analisi di impatto sul budget mostra che per il primo anno, considerando sia individui precedentemente trattati che quelli non trattati, il trattamento con Boceprevir ha un impatto pari a circa 66 milioni di Euro.
  • Complessivamente l’analisi costoutilità basata sulla tipologia di paziente mostra per Boceprevir un rapporto costo-efficacia incrementale molto favorevole (ICER pari a €8.622).
  • La gestione della triplice terapia con boceprevir, per la sua complessità, richiede visite ambulatoriali mensili, almeno inizialmente, per monitorare l’aderenza al trattamento, l’efficacia e gli effetti collaterali.
  • La gestione dei pazienti con HCV è particolarmente complessa e articolata e risulta essenziale un alleanza tra paziente, suoi familiari, MMG e centri specialistici.
  • Dal punto di vista etico l’impiego di Boceprevir è da considerare accettabile. Ai fini della equità sostanziale e della giustizia distributiva occorrerà tener presente possibili criticità derivanti dall’implementazione di aspetti organizzativi.